Con la poesia ho questo rapporto conflittuale, che va avanti da quasi diciassette anni. Non ho mai creduto di essere particolarmente brava (anche se c'è chi, bontà sua, sostiene il contrario) e mi ero ripromessa di smettere, ma non ci riesco.
Il punto è che davvero quando tocchi il fondo non c'è nessuna corda più potente della poesia per ritornare a galla - e nessun altro amplificatore per dar voce al buio.
Gli stadi del dolore, secondo me. Su http://scrittoriprecari.wordpress.com/2014/01/04/intorno-alla-perdita
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