giovedì 25 ottobre 2012

Relics

         (The Piper at the gates of dawn da The Wind in the Willows, illustrazione)


Un mostruoso gigante chiamato Gog Magog si innamorò della ninfa Granta: per sottrarsi a lui la ninfa si tramutò in fiume, e dal dolore il corpaccione del gigante si trasformò nelle colline di sabbia. E' tutto qui. Granta è l'antico nome del Cam, esattamente come Granterbrycge è l'antico nome di Cambridge. Detta così sembra una delle metamorfosi ovidiane, ed è questo che dà da pensare: perché la forma è ovidiana, l'ambientazione è anglosassone ma uno dei due personaggi è biblico. Gog Magog si trova in Ezechiele e nell'Apocalisse, dove palesemente rappresenta l'incubo. A volte sembra che si tratti di una terra lontana, a volte di un principe sanguinario, ma è l'incubo.
(Michele Mari, Rosso Floyd, Einaudi)



It's awfully considerate of you to think of me there
And I'm most obliged to you for making it clear
That I'm not there
(Pink Floyd, Jugband Blues, 1968)

La tesi di Roscher, in breve, è che il demone dell'incubo nell'antichità è il grande Dio Pan nell'una o l'altra delle sue numerose forme, e che l'esperienza del demone dell'incubo era allora simile a quella riferita nella psichiatria e psicologia del suo tempo. Dopo aver stabilito questo punto Roscher si arresta. Ma noi possiamo andar oltre, e concludere che Pan è tuttora vivo, anche se lo sperimentiamo soltanto attraverso dei disturbi psicopatologici, perché gli altri suoi modi di manifestarsi sono andati perduti nella nostra cultura.
(James Hillman, Saggio su Pan, Adelphi)


Roger Waters in ricordo di Syd Barrett, Lucca, 12 luglio 2006


Gli antichi ci hanno raccontato tante storie entusiasmanti sull'invasamento: ma non ci hanno detto cosa rimane dell'invasato dopo che il dio è ripartito...
(Michele Mari, Rosso Floyd, Einaudi)


[Come on you raver, you seer you vision
Come on painter, you piper, you prisoner
And shine]

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