venerdì 10 aprile 2015

nella tua luce



Sei stato la persona migliore che ho conosciuto, non solo perché mi hai cresciuta, non solo perché ci siamo appartenuti. Quando te ne sei andato la terra si è inclinata di lato: chi potrà mai colmare lo squilibrio della tua assenza, chi potrà compensare il tuo amore, la tua generosità, la risata con cui sapevi tirare fuori il meglio dagli altri, soprattutto da chi ne aveva davvero poco ma non poteva fare a meno di brillare insieme a te, per un attimo soltanto, provare l'ebrezza di risplendere nella tua grande luce.
Vorrei che potessi vedermi adesso, mentre mi scrollo dalle spalle il peso del mondo e mi preparo ad avanzare su un tappeto d'erba vestita di chiaro e mettere un anello al dito all'uomo che amo più di me stessa.
Vorrei che mi vedessi mentre finisco il libro che sai, quello che non mancavi mai di chiedermi a che punto era, perché per te era inconcepibile che avessi smesso di scrivere, che mi fossi fatta schiacciare dalle meschinità che al tuo fianco diventavano una piccola cosa senza importanza, un imprevisto di cui sorridere.
Ti avrei voluto accanto per dirti che nonostante le disgrazie, nonostante le malattie, i lutti, le difficoltà, nonostante tutti gli errori dei miei vent'anni ce l'ho fatta nonno: sto diventando la persona che sognavo di essere. Una persona di cui spero saresti andato fiero anche tu.

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